Negli ultimi vent’anni, con l’affermarsi di Internet, abbiamo visto moltiplicare le possibilità legate alla creazione di nuovi interessi e conoscenze. Questo ha avuto un impatto enorme sulla nostra sfera personale, portando a un nuovo modo di approcciarsi a discipline, tecniche ed esperienze, che esulano dall’obbligatorietà della formazione e rientrano in ambiti di piaceri o interessi personali.
Prendiamo come esempio l’ambito culinario: un tempo la formazione era legata alla possibilità di seguire un percorso classico legato al mondo delle scuole alberghiere o, più banalmente, alle conoscenze tradizionali tramandate di generazione in generazione all’interno del proprio contesto familiare. Al giorno d’oggi le possibilità di formarsi, o quantomeno di informarsi, sono invece pressoché illimitate.
Contemporaneamente anche l’approccio del mondo scolastico e universitario si è orientato verso questo nuovo concetto di complessità e interdisciplinarietà. Soprattutto nelle scienze sociali ci si è trovati di fronte all’analisi di un mondo che cresceva in velocità, dinamicità ed interconnessione e i vecchi strumenti statici e monodimensionali non erano più adatti a cogliere tutte le sfumature necessarie per una perfetta comprensione di qualunque contesto.
Anche il lavoro è mutato in tal senso: al giorno d’oggi il lavoratore è una figura in continuo divenire, sempre aggiornata sulle ultime novità in ambito professionale e in linea con quelle che sono le richieste del mercato del lavoro e della rivoluzione digitale. Le hard skills non sono più così essenziali, se non supportate dalle soft skills. In un mondo che viaggia veloce, c’è sempre bisogno di nuove competenze.
E come fare per incrementare tali capacità che sono ormai giocoforza necessarie? A ciò viene in aiuto la formazione che diventa strumento di scambio, condivisione e apprendimento di competenze utili ad orientarsi all’interno di una realtà lavorativa sempre più trasversale.
E così l’apprendimento di nuove competenze può diventare anche occasione di team building, un esercizio che non può far altro che apportare benefici all’attività d’impresa.
Proprio in quest’ottica le organizzazioni devono essere pronte ad investire sulla formazione dei propri dipendenti che, grazie ad un pacchetto di competenze più sfaccettato, saranno in grado di comprendere al meglio le esigenze dei clienti e contemporaneamente di attrarne di nuovi, evolvendo sul piano personale, professionale e di business aziendale.
Consigliamo alle imprese di approfittare di questo momento di stallo per permettere ai propri dipendenti – di qualsiasi posizione gerarchica aziendale – di aggiornarsi o di approfondire quelle tematiche, soprattutto orientate alle soft skills, che, durante l’anno, si tende a tralasciare a favore dell’operatività quotidiana.
La nostra organizzazione affianca le imprese nello sviluppo di percorsi ad hoc per le aziende e per i loro dipendenti. Progettiamo ed eroghiamo corsi di formazione in diversi ambiti e lavoriamo costantemente per ampliare la nostra offerta e il nostro parco fornitori. L’obiettivo è quello di presentare ai nostri clienti un pacchetto di skill sempre più ampio di cui poter usufruire.
Formarev, inoltre, assiste le imprese nella ricerca di fonti di finanziamento per permettere la formazione continua dei lavoratori.
Una persona più formata rende un’azienda più competente e, di conseguenza, una società migliore.
